Scritti del Servo di Dio padre Emilio Venurini

Le testimonianze parlano di p. Emilio Venturini come di uno “scrittore forbito” e di un uomo di “vasta cultura letteraria ed ecclesiastica”. Per p. Venturini le occasioni e i motivi per scrivere erano diversi: le celebrazioni dell’anno liturgico, le circostanze varie di indole pastorale, l’impegno culturale, la sua attività nel mondo cattolico, l’amore per l’arte dello scrivere e per la sua città, i suoi doveri di sacerdote, la sua responsabilità di fondatore di un’opera per orfane e di una congregazione religiosa. Di conseguenza nel suo repertorio si nota una certa varietà di temi trattati anche a causa delle diverse categorie di persone a cui si rivolgeva. Le ricerche archivistiche ci hanno permesso di recuperare diversi suoi scritti

Si può notare che p. Emilio, durante tutto l’arco della sua vita, si è impegnato con costanza nello scrivere. Tuttavia ci sono stati due periodi di maggiore produzione: il primo, dal 1864 al 1871, anni in cui scrisse i tre quaderni di Prediche e i due quaderni di Istruzioni per il mese di maggio; e il secondo, dal 1895 al 1897, anni in cui scrisse la maggior parte dei suoi stampati.

Il corpo degli scritti è costituito da manoscritti autografi (omelie, dialoghi per rappresentazioni, lettere, registri dell’Istituto san Giuseppe) e da stampati. La maggior parte di questi scritti si trovano nell’archivio delle Serve di Maria Addolorata e altri in quello della Congregazione dell’Oratorio di Chioggia. I manoscritti sono tutti facilmente leggibili, chiari e curati oltre che nella calligrafia, nella stesura, come già sottolineato; le correzioni sono molto rare. Nei manoscritti quindi si riflettono l’ordine e la precisione caratteristiche del Venturini.