BARCARIOLO P. Un uomo tra le calli, Ed. Casa Generalizia, Chioggia (Venezia), 1990.

Recensione

E' stato ultimato in queste settimane e sta per passare sugli scaffali delle nostre librerie il volume "Un uomo tra le calli" riprodotto per i tipi della tipografia Rumor di Vicenza. L'autrice, Suor Paola Barcariolo, intende ricostruire attraverso 150 pagine suddivise in 18 titoli la vicenda terrena del filippino chioggiotto, P. Emilio Venturini, fondatore delle Serve di Maria Addolorata, uomo dell'Ottocento vissuto fino all'aggancio con il nostro secolo. 

Una tempera di L. Salvagno orna la copertina dell'opera, che è corredata anche da un ampio dossier fotografico. Tutto il discorso si snoda agile con pennellate folklore, di arte locale, di religiosità popolare, pur restando legato con ancoraggio sicuro alle fonti documentarie. Anzi l'autrice sembra muoversi con particolare disinvoltura tra le carte degli archivi, che sa usare con sapiente dosatura, fedele alla pagina di cui cita l'essenziale, e attenta allo spirito che fa vibrare soprattutto nei punti salienti dell'opera. 

Lungi dall'indulgere alla ritrattistica oleografica o all'aneddotico, la Barcariolo fa parlare costantemente le fonti manoscritte ed edite, orchestrandole con amorevole intelligenza attraverso una dizione sobria e suggestiva che in certe pagine rasenta il gusto del novellare semplice proprio dei "fioretti". 

Il fascino dell'opera non sta solo nella rigorosa scientificità e nella sobrietà dello stile. Dalle varie pagine emerge il profilo di una vita vissuta all'insegna della gratuità, donata agli altri come testimonianza dell'Eterno. E' il profilo semplice di un uomo abbandonato alla Provvidenza, ma che è prima di tutto uomo con il suo carattere e i suoi limiti, e che sa trovare poi "nell'umiltà della Croce la fonte della sua pace e il segreto della sua forza". In ultima anali è come una rapsodia in onore del "nostro santo padre Filippo", da cui P. Emilio Venturini ha derivato una singolare carica spirituale fatta di gioia cristiana, di amore agli umili, di devozione alla Vergine, di servizio ai poveri. Il desiderio di andare alle origini di una congregazione religiosa è l'anima dell'opera; il gusto di dire la stupefacente grandezza della dimensione interiore della vita; la volontà di risalire alle sorgenti ripercorrendo una sorta di "mito dell'eterno ritorno", giacché raccontare la vita di un fondatore è sempre ripescare un archetipo. 

"Uomo tra le calli" è titolo suggestivo ed essenziale dell'opera: tra le calli infatti P. Venturini ha lasciato la sua preziosa eredità, l'istituto S. Giuseppe. Sbaglierebbe però chi pensasse di trovarvi semplicemente una delle tante figure attive nel panorama religioso della Chioggia ottocentesca. Con un lento bordeggiare tra la sponda civile e quella religiosa della storia contemporanea, la Barcariolo traccia il profilo di un uomo che sicuramente onora la Chiesa e la sua patria; ma contemporaneamente delinea le componenti di un carisma che da qualche anno ha varcato l'Atlantico, e fa emergere i lineamenti di una congregazione in cui sono tuttora presenti i segni di una notevole fecondità apostolica. E' un'opera che per la sua agilità ed essenzialità può interessare l'uomo funzionale del 2000, per la sua scientificità può essere apprezzata dalle persone di cultura, per le vibrazioni liriche che animano alcune creste della narrazione sarà senz'altro gradita all'uomo comune che, in fondo, non può fare a meno del cuore.

Giuliano Marangon