Cenni Storici dell’Istituto S. Giuseppe in Chioggia nel cinquantesimo della fondazione (1870-1920), Stab. Tip. Di Adolfo Bullo., Chioggia (Venezia)

Introduzione

Appunti biografici

del M. R.

P. EMILIO VENTURINI

FONDATORE DELL'ISTITUTO

“S. GIUSEPPE”

Quarto di sette figlioli(*), nacque Emilio in Chioggia (Parr. S. Giacomo) il 9 gennaio 1842, dai piissimi coniugi Tommaso Venturini e Santina Voltolina.

In famiglia ebbe quella soda educazione cristiana che lo attrasse fin da bambino a prediligere sopra ogni altra cosa la via del Santuario.

A diciassette anni, percorso il ginnasio, chiede di vestir l'abito clericale fra gli alunni del Seminario; ma il desiderio di una vita regolare più perfetta lo porta tra i figli dell'Oratorio.

Vestito l'abito filippino la Domenica delle Palme del 1859, e successivamente il 24 settembre 1864 insignito della dignità Sacerdotale, si applica quasi subito al ministero della parola, per la quale manifesta doti eccellenti.

Perfetto modello di filippino, non trascurava alcuna delle regole dell'Istituto, e nello stesso tempo intensificava la sua attività per ogni forma di bene. Promotore del culto della Vergine e suo del S. Padre, si fa ad estendere con entusiasmo la soavissima devozione al Sacro Cuor di Gesù, fa germogliare nei giovani cuori i fiori delle sante vocazioni, si mette con ardore fra i combattenti nell'Azione Cattolica; ed arruolato fra i campioni della buona stampa scrive e pubblica articoli in difesa della verità a sostegno dell'infallibile magistero della Chiesa per confondere gl'increduli, sbugiardare l'ipocrisia dei sedicenti patriottardi, fattesi carcerieri del Pontefice.

Più tardi scrisse opportuni opuscoli di eccellente fattura per la gioventù; quali le biografie di Pompeo Amorosi, del Suddiacono Filippino Domenico Zennaro, ed altre raccolte in fascio col titolo: Fiori elettissimi della Conghe. dell'Oratorio Clodiense.

Diede inoltre alle stampe alcuni dialoghi intorno all'amabilità e dolcezza di S Filippo ed altri per il Giubileo Sacerdotale del S. P. Leone XIII, e finalmente in forma di grazioso racconto, una monografia intorno ai principali Santuari della Diocesi, che intitolò: Guida Religiosa di Chioggia.

Lavori dei quali, se traspira nel Venturini lo studio dello storico s'intravvede pur l'animo del letterato, nonché la santa brama di infondere negli altrui petti quella sincera pietà sacerdotale e religiosa, che era lo scopo di tutte le sue azioni. Ma la bufera, che si scatenò violenta contro gli ordini religiosi dopo il 1866, lo costrinse ad esulare da quella casa, che da oltre un secolo aveva ospitato tanti sacerdoti veramente modelli. Predato il convento, e ridotto l'Oratorio ad uso profano, dovette insieme agli altri Padri, con lo schianto nel cuore, abbandonare la prediletta Congregazione, il che indusse il P. Venturini a darsi tutto ad espandere la sua carità verso povere, Orfanelle dando vita a quell'opera di cui parla qui appresso.

Né si deve credere che il P. Venturini, abbandonata temporaneamente la Congregazione dell'Oratorio, avesse poi verso di essa affievolito l'affetto. Purtroppo, avanzato nell'età e carico di acciacchi, non vi poté più ritornare corporalmente quando nel 1883 fu riacquistata la nuova casa. Ma ne fu poi l'anima, quando morti successivamente il P. Luigi Ranzato nel 1893(**) e il Preposito P. Giuseppe Vianelli nel 1903(**) la stessa Congregazione s'imperniò su lui solo, non avendo i due nuovi rampolli emessa ancora la formale professione. Fu pertanto in questo ultimo scorcio di tempo, che tenne il Rettorato della Chiesa dei Filippini, e celebrò le grandiose feste per la Canonizzazione del B. Ancina e per il terzo centenario di S. Filippo, mentre in pari tempo nella stessa nuova casa dell'Oratorio raccoglieva i giovani aspiranti al Sacerdozio, alla cui spirituale direzione era stato incaricato dai Superiori Ecclesiastici.

Però il corpo accasciato rendeasi sempre meno docile alle esigenze dello spirito, e preparava l'insidia, che al mattino del 2 dicembre 1905 improvvisamente doveva rapirlo alla terrana, e portarlo all'eterna mercede.

(*) La prima riga del testo di questa pagina contiene un errore: “quarto di sette figliuoli”, va corretto in quinto di nove figli.

(**) Il testo contiene due date errate: 1893 va corretto in 1888 e 1903 in 1893