BARCARIOLO, P. La Vergine Maria nell’omiletica del Servo di Dio Emilio Venturini (1842-1905), Ed. Marianum, Roma, 1995.

Recensione

Un pregevole studio su P. Emilio Venturini 

Ha visto la luce recentemente, per i tipi delle edizioni "Marianum" di Roma, la tesi di laurea di Sr. Paola Barcariolo delle "Serve di Maria Addolorata". E' uno studio approfondito sull'omiletica dell'Ottocento con particolare riferimento ad alcuni manoscritti di P. Emilio Venturini, fondatore della stessa Congregazione.

Alla presentazione del volume, curata dal servita Ignazio Calabuig preside alla Facoltà Teologica "Marianum", fanno seguito 16 capitoli in cui Sr. Barcariolo passa in rassegna la vita e gli scritti di P. Emilio Venturini: uno spazio notevole è riservato alle sue omelie e al suo pensiero teologico mariano. Undici sono i testi omiletici presi in esame; più precisamente 7 prediche e 4 istruzione per il mese di maggio, scoperte casualmente nel 1980. Di ogni testo, di cui si dà la trascrizione, vengono individuate le fonti dirette e indirette, le citazioni bibliche, patristiche e d'autore.

Ne risulta un quadro che, per un verso echeggia la temperie sociale di fine Ottocento ("dissensioni civili", "irriverenze verso il Pontefice", "infami sette che giurarono odio ai principi, alla Chiesa, a Dio", "indifferenza", "bestemmie", "odi inveterati"…) per un altro delinea la pietà mariana del popolo chioggiotto, ancora entusiasta delle feste della Vergine, fedele ai fioretti di maggio, devoto soprattutto della Madonna della Navicella esaltata nei capitelli delle calli, sulle bricole della laguna, nelle "tolele" votive.

L'autrice sembra accostarsi agli scritti di P. Emilio Venturini con l'amorevole intelligenza di chi ascolta una voce per rilevarne il carisma; con il rigore scientifico di chi ne analizza la pagina, ne pesa la parola, ne scandaglia i sensi; con la pazienza tenace di chi si affaccia all'arcano dell'anima e interpreta (quasi dalle parole incompiute di un palinsesto) i sentimenti profondi che connotano una spiritualità: quella appunto del Padre Fondatore. E' la spiritualità di un uomo che ha intuito la perenne novità del Vangelo. E' la spiritualità di un uomo di Dio che ha saputo mescolarsi con la gente nei tuguri e tra le calli. E' la spiritualità di religioso, che ai valori di ordine e gerarchia (esaltati ai suoi tempi) sembra aver preferito quelli della carità e della giustizia. E la devozione mariana è sentita come consolazione, ma anche come salvezza: l'amore di Dio per Maria è il principio teologico da cui si snoda, nelle prediche, la logica del discorso; essa è madre del Figlio e madre dell'umanità.

L'autrice ha voluto dedicare questa sua ricerca alle consorelle, prima che ai genitori, intendendo così onorare tante persone semplici, che hanno fatto da scudo agli orfani e ai poveri di Cristo: dal 1873 con madre Elisa Sambo a Chioggia, poi nel Veneto, ora anche in Messico e nella lontana Papua.

La dedica porta l'impronta della riconoscenza. Ma la riconoscenza è anche nostra. E s'indirizza particolarmente a chi ha lavorato per mettere in luce la statura spirituale di un figlio di Chioggia, il servo di Dio, P: Emilio Venturini.

G. Marangon