"Siete opera di Dio, cantate questa speranza"
Ora sta a noi dare carne alla Parola per rispondere alle attese della Chiesa e dei fratelli. Camminare e portare la Speranza che non delude: Gesù nostro Signore.
La sala capitolare si apre ad accogliere amici, collaboratori,
volontari delle nostre missioni per vivere insieme un momento di fraternità.
Dopo il saluto di benvenuto della nuova priora generale sr Antonella Zanini, il
Vicario della diocesi don Francesco Zenna prende la parola per portare i saluti
del nostro vescovo Adriano. Madre Umberta Salvadori, ha presentato una sintesi
dei lavori capitolari e il significato del logo che ha rappresentato il tema
del Capitolo: “Siete opera di Dio, cantate questa speranza”. Sono seguiti
interventi che hanno presentato le varie realtà della Congregazione in Italia,
Burundi e Messico. Al termine ci siamo portati nella Chiesa della Madonna di
Lourdes per la concelebrazione Eucaristica presieduta da Padre Hubert.
Nella sua omelia il p. Hubert ci ha invitate a sostare presso i nostri Fondatori p. Emilio e madre Elisa per imparare da loro come servire oggi.
Gesù ai primi discepoli che lo seguono domanda: “Che cosa cercate? Venite e vedete”lo ripeterà nel Getsemani e ancora nella Resurrezione alla Maddalena. Gesù ci ripeterà sempre: Che cosa cercate?
I nostri Fondatori hanno cercato la risposta nell’800 e ci ricordano anche oggi che prima di tutto c’è la carità. Il nostro orientamento in ogni situazione, in ogni evento è e sarà sempre la carità. Questa è la speranza che generano i nostri Fondatori.
Oggi ognuno di noi viene confrontato con ciò che vede nel suo ambiente, là dove vive. Cristo è stato presente e continua ad essere presente. Il Capitolo è una convivenza con Gesù e con la sua Parola che continuamente risuona nella nostra vita. Parole che possono trafiggere la nostra vita e che diventano carne nelle nostre relazioni, nel servizio quotidiano, nell’educazione, nel dispensario, nelle famiglie, nell’arte.
Il Capitolo ci ha indicato di ispirarci alla Vergine Addolorata; ci sono nuovi dolori nell’umanità: emarginazione, violenza, bullismo, solitudine, traffici di esseri umani, droga, sono tutti dolori di Santa Maria e in queste situazioni Gesù ci dice : Ecco tua Madre. E’ questo il nostro modo di evangelizzare.
Ci è stato suggerito che ognuna di noi è educatrice, dentro la nostra vita relazionale di incontro. L’educazione non coincide nel riempire di nozioni, ma nel mantenere l’equilibrio tra il pensare e l’agire. Ecco i frutti della speranza che vogliamo vivere: Accogliere Santa Maria Addolorata, dare carne alla Parola che ascoltiamo e annunciamo , divenire educatrici.
Al termine della Messa è seguita un’agape fraterna nella Casa san Luigi.
Nel pomeriggio la comunità capitolare si è nuovamente riunita per finalizzare i lavori capitolari e per le ultime formalità. Esprimiamo la nostra gratitudine al Padre Hubert per la sua saggezza, per la sua capacità di ascolto,per la pazienza e la fraternità con le quali ci ha guidate in questo cammino di ricerca della volontà di Dio.
Iniziamo la giornata con l’incontro con Gesù Eucaristia. Nella sua omelia il p. Hubert ci ha invitate ad avere una grande apertura allo Spirito. Bisogna invocarlo perché ci renda conformi a Gesù. Siamo state consacrate nel Battesimo, nella Cresima e nella Professione religiosa per portare ai poveri il lieto messaggio che Gesù è il Signore. Lo Spirito Santo che è la sorgente della vita, ha dato a ciascuno dei doni che sono tali se li orientiamo al bene comune. Come verificare se questi doni vengono dallo Spirito? Dai suoi frutti che sono: amore, gioia,pace,pazienza benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Ci ha poi inviate a ricercare ciò che lo Spirito dice a ciascuna di noi per rispondere alle esigenze della Chiesa e del mondo.
I lavori sono poi proseguiti nelle varie commissioni per elaborare i testi che successivamente sono stati presentati all’assemblea capitolare per l’approvazione.
La Priora generale ha dato lettura ai messaggi augurali pervenuti dalle varie realtà dell’Ordine dei Servi di Maria che manifestano vicinanza, fraternità e preghiera.
Stiamo ormai definendo le linee programmatiche che porteranno a delineare il progetto per il prossimo sessennio e si avverte oltre la fatica anche la gioia del lavoro compiuto insieme per il bene della Congregazione.
Apprendiamo anche la notizia della morte della sorella di sr Adalgisa Bordigato e di Fra M. Lino Spinelli della comunità di Monte Berico, esprimiamo la nostra vicinanza fraterna alla nostra consorella e a p. Hubert.
Iniziamo questo giorno, consacrato all’elezione di chi il Signore ha riservato alla guida della nostra famiglia religiosa, con grande raccoglimento e apertura dello Spirito.
Nella sua omelia il p. Hubert , prendendo l’ispirazione dalla Parola di Dio, ha collegato il momento che stiamo vivendo con la figura di Giovanni Battista che dice di se stesso: io sono voce di colui che grida nel deserto. Di chi deve essere voce la Priora che sarà scelta? Prima di tutto voce di Dio, che dobbiamo portare nell’ambiente dove operiamo; voce del Fondatore che dobbiamo rendere vivo nel servizio di carità, voce delle sorelle anziane e delle giovani in formazione, voce di Santa Maria che continuamente ci invita a fare quello che Lui ci dirà, voce dell’’umanità verso la quale ci mettiamo in servizio.
Si è proceduto all’elezione della Priora generale ed è risultata eletta sr M. Antonella Zanini. Le sorelle della comunità capitolare si sono quindi portate nella Cappella per il giuramento e il canto del Te Deum. L’abbraccio fraterno di tutte le sorelle e la benedizione ha coronato questo momento.
E’ seguito un momento di festa attorno alla nuova eletta.
Nel pomeriggio si è proceduto all’elezione delle quattro consigliere e sono state elette Sr M. Ada Nelly Velazquez, sr M. Umberta Salvadori, Sr M. Onorina Trevisan e sr M. del Rosario Ramos. E’ seguita la votazione per l’elezione dell’’Economa generale ed è stata riconfermata sr Pierina Pierobon. La Priora generale ha proposto alle capitolari come Segretaria generale sr Ada Nelly, scelta che viene confermata con voto. Durante la preghiera di vespro si è proceduto al rito di conferma e giuramento delle Consigliere generali. Un momento ricreativo con la comunità di San Luigi che ci accoglie ha suggellato questa giornata intensa di emozioni. Auguriamo buon lavoro alle sorelle chiamate a questo servizio per il bene della Congregazione e della Chiesa.
Salutiamo il nuovo anno con grande speranza certe che il Signore non mancherà di indicarci il cammino insieme alla sua Madre e madre nostra. Ci viene concesso un momento di pausa. Le capitolari approfittano per visitare le comunità vicine e scambiare gli auguri.
Nel pomeriggio le commissioni si sono di nuovo riunite per riflettere sulle linee programmatiche finora elaborate e per apportare ulteriori correzioni.
Con la celebrazione dell’Eucaristia si è concluso questo primo giorno dell’anno 2019. Nella sua omelia Il p. Hubert ci ha invitate a guardare a Maria che nella sua maternità ci ricorda che Dio ci è vicino e che cammina accanto a noi ovunque andiamo. Maria è la Signora e noi servi e serve ci siamo messe al suo servizio e sotto la sua protezione.
Con il canto del Veni Creator le capitolari si sono messe in un clima di raccoglimento in preparazione al giorno di domani dedicato all’elezione della Priora generale e del suo consiglio.
Iniziamo questo ultimo giorno dell’anno con la celebrazione Eucaristica. Lo ringraziamo per gli incontri vissuti e per chi ci è stato mediatore per dare carne al Verbo. Il p. Hubert nella sua omelia, ci ha invitate a vivere il mistero dell’Incarnazione e ad aprirci all’azione trasformatrice dello Spirito per essere pronte ad accogliere il nuovo anno che il Signore ci dona.
In mattinata le due commissioni incaricate della revisione delle Costituzioni e direttorio, e della stesura delle linee programmatiche hanno continuato il loro lavoro.
Nel pomeriggio la comunità capitolare si è nuovamente riunita. Sono state presentate e sottoposte a votazione, le proposte di modifica alle Costituzioni e Direttorio e la bozza non ancora definitiva, delle linee programmatiche.
In serata la sorelle messicane hanno organizzato un momento di ricreazione con l’addio all’anno vecchio rappresentato con la danze tradizionale “de los viejitos”.
Abbiamo poi atteso in preghiera il nuovo anno per mettere sotto lo sguardo materno della Madre di Dio le nostre speranza e attese. E’ seguito il tradizionale brindisi e scambio di auguri.
Il Signore ci doni pace e serenità, ci custodisca nel suo amore, ci accompagni con la sua grazia e infonda la sua benedizione su ciascuna di noi, sulla Chiesa e sull’intera umanità.
Nella Festa della Sacra Famiglia i lavori capitolari riprendono. Stiamo entrando nel vivo della realtà della Congregazione con la presentazione delle ultime relazioni. Ora spetta alle Commissioni mettete in luce il positivo da proiettare nel futuro elaborando le linee programmatiche che ci aiuteranno ad occuparci più intensamente nelle cose del Padre Celeste come ci ricordava il P. Hubert nella sua omelia.
Per questo tutto il pomeriggio è stato consacrato a questo lavoro di condivisione in Commissione. La giornata si è conclusa con la preghiera dei Vespri.
Iniziamo la giornata con la S. Messa. L’icona proposta dal Vangelo è quella del vecchio Simeone che si pone alle soglie del Nuovo Testamento come luce su Israele e su tutte le genti. Come ha ben sottolineato il P. Hubert Moons, osm nella sua omelia, lo Spirito Santo era su di lui come nella creazione. Così nella nostra vita dobbiamo aprirci alla sua azione trasformatrice.
Sono quindi ripresi i lavori in sala capitolare. La priora generale Madre Umberta Salvadori ha dato lettura ad alcuni messaggi provenienti dalla diverse Congregazioni e realtà servitane. E’ bello sentirci in comunione con la grande famiglia dell’Ordine.
E’ seguita la presentazione della relazione sulla formazione e pastorale vocazionale in Burundi che ha suscitato molto interesse nelle capitolari.
Il resto della mattinata è stato dedicato ai lavori di gruppo per poter individuare, alla luce di quanto presentato nelle varie relazioni, alcune linee programmatiche per il futuro.
Nel pomeriggio sono state presentate le altre relazioni dei settori in cui opera la Congregazione.
Si da inizio ufficialmente al Capitolo generale con la Messa allo Spirito Santo celebrata dal Vescovo di Chioggia Mons. Adriano Tessarollo. Nella sua omelia ci ha invitate ad aprirci con fiducia all’azione dello Spirito Santo che è in noi e, guidate dalla sua luce, prendere con coraggio le decisioni per l’avvenire della Congregazione e il bene della Chiesa. In sede capitolare la Priora Generale ha dichiarato aperto il XVI Capitolo generale ordinario.
Si è poi proceduto alle elezioni delle scrutatrici e delle due sorelle che formeranno con la Priora generale la presidenza. Il pomeriggio è stato tutto dedicato alla presentazione delle relazioni della Priora generale, della delegazione del Messico e della missione in Burundi
Giornata dedicata alla preghiera e alla riflessione. Abbiamo iniziato con l’adorazione comunitaria che ci ha portate a meditare sulla virtù della speranza continuando l’adorazione per il resto della mattinata. Davanti a Gesù Eucaristia abbiamo messo tutte le nostre aspettative, fatiche e speranze per poter entrare con apertura di cuore al lavoro di discernimento che ci attende.
Nel pomeriggio p. Hubert ha iniziato la sua riflessione con l’icona dei discepoli di Emmaus: “Speravamo”. Possiamo anche noi identificarci come una discepola di Emmaus, o come Anna che ha aspettato tutta la vita il Signore, o come Zaccheo che sale sull’albero per vedere Gesù e con tante altre figure dell’Antico e del Nuovo Testamento, con Maria donna della speranza e infine, con i nostri Fondatori che hanno risposto alle attese della popolazione.
Citando l’articolo 217 delle nostre Costituzioni ha messo in evidenza come il Capitolo è l’insieme delle sorelle che vivono delle esperienze concrete diverse dall’ultima volta,per cui è importante conoscere la realtà politica , sociale delle diverse realtà dove le nostre comunità sono inserite.
Ci ha perciò invitate a condividere le varie esperienze e a domandarci: Come posso collaborare a una nuova comunione con le tante categorie di poveri e come cercare risposte operative?
Il Capitolo è il momento per situare la nostra programmazione in questo nostro mondo e cercare risposte concrete, nuove, con gesti di speranza . Vedere le varie esperienze e realtà con un cuore di speranza e non solo con la mente. Cercare di cogliere in modo più forte il carisma dell’Addolorata,.riscoprirla nella nostra vita Diventare comunità capitolare è. aprirci nel cuore e nella mente a chi è rimasto nelle comunità per essere vere e realiste in tutto ciò che dobbiamo decidere. Possiamo avere opinioni diverse ma nel cuore conservare la comunione di intenti. Ma in tutto questo, ha aggiunto, che cosa è la speranza?
La speranza è’ molto vicino alla profezia, anticipare nel presente le situazioni di domani. Futuro di Dio che diventa presente in ognuno di noi. La speranza è una persona Gesù Cristo che deve divenire visibile nella nostra vita e nelle nostre parole. Per concludere, ha messo in evidenza alcuni elementi da proiettare nel futuro:
· Scoprire nel testo costituzionale il Cristo da vivere nel quotidiano estendendo la nostra fraternità fino agli estremi confini : “Voi siete tutte sorelle”. La nostra vocazione diventa allora missione.
· Il servizio. Gesù è il Servo. E noi siamo chiamate ad essere serve nel servizio a Dio e a tutti gli uomini.
· Riportare la formazione permanente nel quotidiano. Recuperare il senso dell’attualità e prendere coscienza della storia dove Dio passa coniugando il tutto con la Sacra Scrittura. Prendere la forma di Cristo. Formazione spirituale, comunitaria, allo studio, al servizio apostolico.
· Condivisione del carisma con i laici
· Il primato dell’evangelizzazione ai praticanti, verso chi ha abbandonato la Chiesa e ad gentes. Scopo di tutta la vita cristiana e religiosa è l’evangelizzazione.
· Attenzione alle periferie geografiche dove spostare la nostra presenza.
E’ seguita la celebrazione dell’Eucaristia nella festa di San Giovanni Evangelista che, come ha sottolineato p. Hubert, ha vissuto il primato dell’’amore che è più forte della fede.
La giornata si è conclusa con un momento di ricreazione organizzato dalle sorelle del Messico.
Le capitolari arrivano alla Casa San Luigi . Dopo
l’accoglienza e l’istallazione ci siamo ritrovate nella Cappella insieme al P.
Hubert Moons ,osm che ci guiderà in questi giorni, per la preghiera di vespro.
Viviamo momenti di gioia nel ritrovarci in questo momento importante della nostra Congregazione. Commovente vedere sr Luz Romero, per la prima volta in Italia, che saluta le sorelle come se le avesse viste da sempre. Davvero la fraternità non ha confini perché quello che ci unisce è la comunione allo stesso ideale.